Coach Marco Mian: Atteggiamento e serata inspiegabile

09-01-2023 06:01 -

SAN VENDEMIANO - Il brutto scivolone di sabato sera in trasferta contro la Falconstar Monfacone (80-58 il finale), viene mitigato dalla concomitante sconfitta di giornata della BC Mestre che cadendo a Vicenza nel derby veneto (71-66 per i berici) permette ai bianconeri di rimbalzare al secondo posto in classifica alla spalle di Orzinuovi che invece torna in vetta (solitaria) dopo il netto successo in questa penultima giornata di andata, contro la Virtus Padova (78-59). La Rucker ora non è più prima in classifica ma le prime due piazze, al termine del girone di andata, determinano le squadre che prenderanno parte alle Final Eight di Coppa Italia e per la squadra trevigiana è un obiettivo dichiarato ad inizio stagione. Decisive saranno quindi le sfide di domenica prossima (in contemporanea su tutti i campi alle ore 18) con la Rucker che in casa affronterà l'Unione Padova mentre Orzinuovi è in trasferta a Desio ed il BC Mestre è di fronte al pubblico amico contro il Green Basket Palermo.

Tornando alla sconfitta di Monfalcone, la sonora scoppola di sabato sera ha lasciato ovviamente amareggiati sia staff tecnico che societario perché bisogna andare davvero tanto indietro nel passato per ricordarsi di una Rucker così brutta. Il primo ricordo che viene in mente? Bernareggio-Rucker del novembre 2019 (l’anno funesto terminato anzitempo causa Covid-19) ma in quella serata si giocava il big match tra le due capolista con sorpresa Bernareggio che viaggiava a mille. Che la Falconstar fosse un cliente storicamente rognoso lo si sapeva (anche lo scorso anno finì con un referto giallo per i bianconeri ndr) ma la gara di sabato è stata davvero incolore ed inspiegabile. Prova a decifrare il mistero coach Marco Mian. «La squadra è scesa in campo vuota, senza idee, senza quella mentalità che serve per disputare queste partite ma c’è poco da analizzare perché non ci sono discorsi né tattici né tecnici che tengano. Mi prendo anche io le mie responsabilità perché forse ho non ho caricato bene la squadra. Ed anche su alcune scelte di gioco perché forse dovevo avere il coraggio non far giocare Marco Perin che non sta affatto bene e che in settimana non si era mai allenato. Ci siamo parlati nello spogliatoio a fine a fine gara perché rischiamo ora di compromette l’obiettivo della Coppa Italia che era dichiarato sin dall’inizio stagione. Mi aspetto una reazione del gruppo sin dal primo allenamento odierno».

Alcuni atleti non sono al meglio della forma. «Ci stiamo allenando sicuramente non nel migliore dei modi con tanti giocatori che hanno degli acciacchi ma non deve essere una scusante perché una prestazione del genere è davvero difficile da analizzare».

Se vogliamo fare un paragone, anche con la Virtus Padova nei primi 20’ si giocò parecchio male, poi arrivò la reazione (che non bastò per vincere la gara ndr). «In quel caso però riuscimmo anche ad avere buone medie al tiro, sabato invece abbiamo continuato a fare errori (13/34 da 2, 6/25 da 3) oltre alle tante palle perse (ben 21 totali)».

Una sconfitta che va resettata ma non dimenticata anche in vista della sfida con Padova. «È una sconfitta che lascia il segno. Ora sotto a lavorare per cambiare atteggiamento e tornare con Padova quelli che realmente siamo».