Trevigiana: palestra chiusa per gli allenamenti e squadra sciolta!

10-04-2014 09:50 -

TREVISO - Ai nostri microfoni, sabato pomeriggio, il presidente della Pallacanestro Trevigiana, Maurizio Perolo, l´aveva annunciato. «Se la squadra non va in trasferta domani per me la squadra può ritenersi sciolta» aveva infatti dichiarato una volta saputa la decisione che la prima squadra, militante in serie C Veneto, non sarebbe scesa in campo a Verona all´indomani (domenica scorsa ndr) in segno di protesta contro una situazione societaria insostenibile.

Ed il presidente è stato infatti di parola visto che la squadra, che aveva annunciato di voler giocare comunque il finale di stagione per ottenere la salvezza, ritrovandosi martedì sera per il consueto allenamento presso la palestra Acquette di Santa Maria del Rovere si è trovata la struttura chiusa. «Tra lo stupore di tutti» ci dichiarano i giocatori «ci siamo trovati chiusi fuori con la segretaria ed il custode che avevano avuto precise disposizioni dal presidente per non farci entrare. Dopo aver chiesto spiegazioni al presidente, siamo stati informati con uno sterile sms che riportava la sua intenzione di non farci allenare, anche se noi avevamo già manifestato la nostra voglia di continuare nonostante tutto».

I giocatori a questo punto non sanno neppure se la situazione possa rientrare o se questa si protrarrà ad oltranza. Ma qui è il presidente stesso che interviene con un sms di risposta alla nostra richiesta di spiegazioni: «Ritengo sia meglio finirla qui -dichiara. Il gruppo ha dimostrato di essere un gruppo ma al di fuori della società visto che un giocatore non rinuncia mai a scendere in campo. Ora la società cercherà di onorare nel migliore dei modi le ultime giornate di campionato».

In sostanza quindi prima squadra definitivamente sciolta e giocatori in vacanza anticipata. Ma gli stessi giocatori non ci stanno e non per una questione di rimborsi ma di principio sportivo, visto che alcuni di questi hanno cercato un contatto con la presidenza senza mai averlo. «Tra spese di trasferte, spese mediche ed anche acquisto di materiale a nostro carico, tra cui anche il nastro per le fasciature che compravamo a turno, non ci aspettavamo di certo un trattamento del genere» chiosano in coro i giocatori «A noi andava bene anche così, bastavano solamente due parole sincere ed un cenno di interesse alla nostra situazione ed avremmo continuato fino alla fine».
Coach Carlo Corazza preferisce non entrare nel merito ma chi lo conosce sa che ora è come un leone ferito.

Ora la società e ad un bivio perché se sabato non andrà in campo verrà squalificata dal campionato ma probabilmente riuscirà a mandare in campo la squadra under 19 di coach Marco De Toffol. Ed in quel caso li però il torneo sarebbe viziato perché è evidente che chi troverà la Trevigiana nei play out avrà già tre quarti di salvezza matematica in tasca.

Fonte: Il Gazzettino