Commento alla sesta giornata di campionato: Oderzo vince la sfida contro Mestre

07-11-2016 07:16 -

L´esonero di Marzio Longhin non ha sortito effetto alcuno, il Mestre proprio non riesce a vincere, neanche nei confronti di un Oderzo pasticcione e totalmente acefalo. In tribuna un "antico" ma vero play si metteva le mani nei capelli davanti allo scempio perpetrato dei registi opitergini, proprio non ci siamo. Alla fine arriva la vittoria ma solo per l´abissale differenza di classe di Colamarino, Raminelli e Mucic e da un semplicissima "zonetta" schierata con troppo ritardo. Mestre parte con un quintetto pesante, Cucchi, Gomirato e Saintilus sono oltre i due metri, Battistella invece si affida ad un solo lungo, Raminelli al quale da una mano Casagrande che proprio non è un quattro di ruolo. I mestrini hanno indubbio vantaggio e Saintilius si diverte a schiacciare in testa un paio di volte all´avversario diretto. Oderzo soffre ma nelle sue fila evoluisce Palombita e quando la guardia giuliana entra in trance sono guai. La squadra opitergina guadagna sei punti ma quando Plaombita va in debito di ossigeno i problemi tornano impietosamente a galla. Battistella inizia le sue rotazioni e Mestre prima pareggia poi scappa via imperiosamente. Il muscolare Maran ingaggia un duello senza esclusioni di colpi con Palombita e alla fine vincerà visto che un esperto giocatore, il punto di riferimento designato al quale si perdona un po´ tutto, abbandonerà il campo gravato di due falli antisportivi. Incomprensibili alcuni silenzi della panchina e marcature che definire strane è forse poco come Raminelli (pivot) su Bjegovic (guardia-ala) e Casagrande (ala) su Cucchi (pivot). Alla fine il quintetto giusto con Mucic, Raminelli e Casagrande in campo e una bella zona consentono di incamerare due punti importanti. In fase offensiva giornata non proprio felice di Colamarino, autore comunque del canestro dell´allungo decisivo, in difesa invece Giulilabomba stupisce per abnegazione riuscendo a mettere più volte la museruola all´ostico Maran e a Tonetti.

Il canovaccio delle altre partite viene ampiamente rispettato, Jesolo passeggia con il Bassano mai in grado di impensierire i capo classifica. Jadran regola Castelfranco grazie ad un terzo quarto imperioso. Nelle fila veneta Fantinato torna a percentuali degne della sua fama. Caorle passa ad Arzignano soffrendo nel finale. I canestri dalla distanza di Dalovic arrivano mentre non ci sono quelli di Markovic che comunque non rinuncia a spadellare. Crenar si limita a fare il gregario e mette insieme solo sei rimbalzi, davvero pochi per un sette piedi. La correzione operata da Mazzariol da i suoi frutti. Montebelluna passa anche a Padova con un primo tempo decisamente buono in entrambe le zone del campo, meno consistente gli ultimi due quarti ma il vantaggio accumulato è stato sufficiente. Codroipo vince con il Dueville. Infanti si ricorda si essere un fuori quota per la categoria mentre Nata e Macaro dominano sotto canestro. Nell´anticipo del sabato Monfalcone espugna il campo di Corno di Rosazzo. Decisivi i lunghi Colli e Petrovic.




Fonte: Claudio Fontanelli