Corno di Rosazzo il match clou al termine di una sfida tutt´altro che entusiasmante a Caorle

16-10-2016 21:42 -

L´incontro clou della giornata in C Gold, quello tra Caorle e Corno di Rosazzo non ha avuto il conforto del pubblico delle grandi occasioni, al Palamare proprio non c´era, notata anche l´assenza del basket di buon livello. Eppure il roster del Corno di Rosazzo presenta fior fiore di giocatori a cominciare da Claudio Munini, un extra per la categoria, per non parlare dei sempre verdi Braidot e Principe. Nelle fila di locali del Caorle un quintetto sulla carta più che competitivo. Intorno al totem Cresnar ruotano giocatori di categoria, quello che non quadra sono le scelte offensive, andiamo comunque per gradi.

Pronti via e si identifica subito quale sarà il problema, Dalovic in difesa è un dramma, il suo avversario di turno crea sistematicamente problemi ed anche Markovic pare fidarsi eccessivamente degli aiuti di Cresnar (7 a 2 per Corno al 3´). Ferraboschi decide per la zona e allora vengono a galla le enormi problematiche legate alla mancanza di un vero play nel quintetto iniziale messo in campo da Rovere e grazie alla buona vena in attacco di Markovic, Caorle recupero (8 a 7 in due minuti per Caorle). Iniziano le rotazioni e quando un play, seppur datato, Diviach, entra in campo i friulani giocano ad un buon livello, Ottimi i raddoppi difensivi su Cresnar, e tocca a Broidot sfruttare l´inconsistenza difensiva delle ali venete e la prima frazione di chiude con un Corno in controllo (35 a 30). nel terzo quarto gli ospiti hanno il loro momento magico, la difesa ingabbia Markovic, gli esterni spadellano alla grande e la palla a Crenar nelle vicinanze del canestro non arriva. Dalovic spara a salve e in difesa è fallace anche nel tagliafuori, finalmente sul 49 a 38 esterno Ferraboschi lo fa sedere- In campo con Nardin e Zorzi , seduto sul pino anche un confuso Bovolenta, Caorle chiude con svariate mandate la porta e a cavallo della fine del terzo quarto e l´inizio dell´ultimo periodo non concede un solo punto agli avversari. Le seconde linee riportano la formazione veneta in partita ma quando rientrano i supposti titolari le cose peggiorano. Munini sblocca la fatidica quota 49 con cinque punti consecutivi. La partita rimane comunque in equilibrio sino a quando per ben due volte Dalovic non fa tagliafuori consentendo al Corno attacchi suppletivi che costane ben due triple, prima Accardo e poi Braidot mettono in ghiaccio la partita.


Fonte: Claudio Fontanelli